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Alessandro, Giuseppe d’ (1656 – 1711)

: Alessandro, Giuseppe d’, duca di Peschiolanciano

« Il duca di Peschiolanciano è l’autore di una delle opere più ricercate nel mercato del libro dell’antiquariato per la bellezza e la quantità di stampe contenute, oltre che per la sua rarità e relativo valore venale. Venne pubblicata postuma a Napoli nel 1711, in folio, a cura di Ettore d’Alessandro, figlio dell’autore, e dedicato a Carlo VI “Imperatore e Re delle Spagne”. Dato il successo riscosso dalla prima edizione l’editore napoletano Antonio Muzio la ripubblicò nel 1723. Come si legge nella prefazione, l’Autore “visse negli Esercizij cavallereschi con qualche lode versato”. Il prezioso volume , quasi una enciclopedia dedicata al cavallo ed all’equitazione, contiene il frutto di una intera vita intensamente dedicata all’arte equestre, infatti “aveva ristretto alcune regole a ciò appartenenti in un libro”, ma la morte gli aveva impedito di vedere edito il suo lavoro.
La Pietra del paragone de’ Cavalieri “tratta delle regole di cavalcare, della professione di Spada, ed altri Esercizj d’Armi, con figure di Briglie, Torni, altre a ciò appartenente”. Il voluminoso tomo è sudidviso in cinque libri. Il primo riguarda le “regole del cavalcare”. Nel secondo “si tratta del difficilissimo mestiere dell’imbrigliare raccolto da i migliori Autori, co i motivi e pareri & espliche”. Il terzo descrive ancora le varie imboccature “colle figure delle briglie, in cui si accennano separatamente gli effetti delle medesime”. Il quarto contiene “i disegni de’ circoli seu torni, mezzi torni e linee dove soglionsi travagliare e maneggiare i Cavalli per ridurgli alla giustezza, semitria e totale ubbidienza del Cavaliere”. L’ultimo discorre “intorno alla Perseverantia, Conservatione e Medicina per Cavalli”. A questi segue una lunga “aggiunta di rime diverse, lettere e Trattati di Fisionomia, Pittura & altri esercizi che sono la Pietra del paragone de’ Cavalieri”. » Mario Gennero (2019)


« Giovanni Giuseppe d’Alessandro, duc de Pescolanciano (1656-1715), noble d’origine napolitaine. Passionné par les arts de la chevalerie, il fit construit de grandes écuries dans le château fortifié, fief de sa famille dans le Molise. L’auteur a été emprisonné en 1705 pour son attitude critique envers les règles des autorités espagnoles. Une fois libéré, le duc se retira sur ses terres.
Il est l’auteur du traité d’équitation Pietra paragone dei cavalieri, imprimé à Naples en 1711. L’originalité de cet ouvrage tient par l’alternance de poèmes et madrigaux et parties équestres. » Bibliothèque Mondiale du Cheval