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Rosselmini, Niccolò (17.. – ....)
: Rossermini, Niccolò
« Niccolò Rossermini (sec. XVIII) Niccolò Rossermini -in alcune sue opere il nome risulta Rosselmini-, patrizio pisano, “Accademico innominato e intronato, Ciamberlano di S.M.I. e soprintendente delle razze e Scudiere di Toscana di S.M.I. Francesco I, Duca di lorena, Gran Duca di Toscana”, è uno degli autori più importanti della letteratura equestre del XVIII secolo. Le sue opere Il Cavallo Perfetto (Venezia, 1723), l’Apologia del Cavallo perfetto (Siena, 1730), Dell’Obbedienza del cavallo (Pisa, 1764) ed una Lettera critica ed istruttiva (sopra il vero metodo di addestrare il cavallo) (Livorno, 1767) sono considerate dei classici. Rossermini trascorse una vita intera tra i cavalli; fu allievo del Signor Giovanni Battista Mendolla, personalità equestre indiscussa al suo tempo, Cavallerizzo di Cosimo III Granduca di Toscana, chiamato a svolgere la sua attività a corte, fu maestro di equitazione ed addestrò per il Sovrano cavalli di qualità e pregio. I suoi libri sono rivolti “per li principianti e per quelli che a caso si vergognassero d’esser veduti alle scuole [di equitazione], per non perdere il credito forse acquistato già d’intendenti”. L’opera tecnicamente più ricercata e conosciuta è quella dedicata allo studio dell’obbedienza del cavallo. Lo scrittore si propose di “far ricerca di qual fosse il motivo della lunghezza del tempo, che ci vuoleva a ridurre il cavallo all’obbedienza, per tentar di abbreviarlo”. Dimostrò la validità del suo insegnamento presentando al Sovrano, nella Cavallerizza di Pisa, un cavallo che aveva in bocca soltanto un nastro di stoffa. Per Rossermini è molto importante, ai fini della riuscita dell’addestramento di un cavallo, partire da un soggetto di qualità, perché convinto che soltanto “il Cavallo di buona razza sia quello che fa onore al cavallerizzo”. » Gennero (2019)