Lezioni di cavallerizza / ARCELLAZZI Stefano, 1813 | |||||||
Lezioni di cavallerizza di Stefano Arcellazzi dedicate all’ombra del conte Gaetano
Battaglia
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ARCELLAZZI Stefano
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Italien |
« Molti sono i celeberrimi autori che scrissero opere assai pregievoli, ed estese,
relative alla scienza del maneggio. Quest’Arte nobile dilettevole ed utile si è diffusa
in tutte le nazioni, e tutte le naziomi somministrarono genj singolari, i quali si
distinsero in pratica ed in teorica, e propagando i lumi loro ne agevolarono lo studio,
ed i progressi. Da una non superficiale disamina però di tali autori parmi che la
maggior parte d’ essi abbiano scritto più per i cavallerizzi formati, che per gli
scolari che desiderano di ammaestrarsi. Ne sarà forse di ciò l’onorevole causa, che
i talenti sfasciati sono impazienti ne’ minuti detagli, sfuggono i primi anelli di
connessione, e rapidi si slanciano nella più sublime erudizione.
Ma tale difetto degli uomini grandi lascia i giovinetti allievi lungo tempo abbandonati
agli sfumanti vocali precetti del maestro, pria d’essere disposti ad intendere gli
scritti loro, e ad esserne da questi istrutti.
Io mi sono proposto l’oggetto di servire, dirò così, di gradazione allo studio di
quegli autori, e mi lusingo, colla scorta de medesimi, e delle regole che auricolarmente
boss desunte da migliori maestri, di avere steso i precetti dell’ arte con un ordine
iniziativo, intelligibile anche agli scolari, che per le prime volte si presentano
al maneggio. Essi avranno così in quest’opuscolo sempre seco la voce del maestro,
e con tale sussidio potranno a vicenda, appresa la lezione teorica, rinfrancarsi colla
lezione pratica; come cessata questa, rinfrancarsi con quella.
Mi lusingo che la brevità delle lezioni che non istanca, la facilità dell’esposizione
la qual non respinge, il corredo di annotazioni che non rintuzzano la curiosità, una
perlustrazione non del tutto inesatta sui migliori autori, ed un’idea forse non mal
concisa delle loro produzioni possano cooperare non poco ai rapidi progressi degli
alunni in questa ginnastica disciplina. » Présentation de l’éditeur (1813)
Notes : dédicace à Gaetano Battaglia, son neveu : « Tenendo queste lezioni nella solitudine, che raccoglieva un tempo i miei pensieri, e nell’ozio che non ne riprovava la gradita occupazione, ozio e solitudine da quali mi hai sì cordialmente ritratto, mi animava inseparabile la dolce ricordanza di TE, con CUI ebbi l’invidiata sorte di scorrere i più brillanti giorni dell’amena gioventù gareggiando nell’equitazione. Divisi noi poscia nei doveri, non lo fummo giammai negli affetti; e nella illustre TUA carriera generoso apprezzatore del cuore, mi annoverasti costantemente fra i TUOI più cari , avvalorando così li non sempre rispettati vincoli di sangue coi tanto rari di leale amicizia. [....] »
: aides , allures , comportement , conformation , éperons , figures de manège , hippologie , Italie , leçon , position du cavalier , punition , récompense , résistances du cheval